L’ortocheratologia è una tecnica che, mediante l’uso di speciali lenti a contatto, consente di modellare la cornea secondo le esigenze di correzione visiva.
Semplicemente la lente lascia la sua impronta consentendo una visione ottimale anche quando si tolgono le lenti. Interrompendone l’uso la cornea torna alla sua forma originaria.
L’ortocheratologia viene praticata fin dagli anni cinquanta ma solo con le recenti geometrie costruttive e i nuovi materiali estremamente permeabili all’ossigeno, siamo in grado di ottenere risultati sicuri e sorprendentemente veloci.
Grazie all’ortocheratologia è possibile usare le lenti durante la notte per avere una visione ottimale di giorno.
“L’ORTOCHERATOLOGIA MIGLIORA LA VITA”: LO DICE LA SCIENZA.
L’ortocheratologia migliora la vita, oltre che la vista. Parola di scienza! Anzi di Lipson MJ, Sugar A e Musch DC che, nel 2005, hanno pubblicato su Optometry and Vision Science, la rivista ufficiale dell’American Academy of Optometry, lo studio dal titolo Overnight corneal reshaping versus soft disposable contact lenses: vision-related quality-of-life differences from a randomized clinical trial.
Lo studio
Lo studio valuta e mette a confronto l’acuità visiva, il comfort oculare ed i sintomi correlati, la percezione soggettiva della qualità della vista e le ripercussioni sulla qualità della vita di pazienti appartenenti a due gruppi: i portatori di lenti a contatto morbide ad uso diurno e a ricambio frequente, da un lato, e i portatori di lenti a contatto ortocheratologiche notturne (lenti che si indossano solo di notte e consentono di veder bene durante il giorno), dall’altro.
I soggetti selezionati sono stati assegnati in modo casuale a far parte, alternativamente, per un periodo di 8 settimane, ad uno dei due gruppi in questione. A conclusione del periodo di prova di una delle modalità di utilizzo delle lenti a contatto analizzate, i soggetti hanno risposto al questionario NEI-RQL42. Completate entrambe le fasi dello studio, da 8 settimane ciascuna, i pazienti hanno espresso la loro preferenza, sia in termini visivi, sia in relazione alla qualità della vita.
Cosa è emerso
Degli 81 pazienti reclutati 65 hanno completato entrambe le fasi dello studio e compilato correttamente e completamente il questionario, per poi sottoporsi ai controlli di follow up per la misura dell’acuità visiva e l’ispezione in lampada a fessura della superficie oculare.
Dei 65 pazienti che hanno concluso lo studio, ben 44 hanno mostrato una netta preferenza per le lenti a contatto ortocheratologiche a fronte dei 21 che hanno, invece, preferito le lenti a contatto morbide ad uso diurno.
In altri termini, stando agli esiti della ricerca, il 67,7% della popolazione ametrope che accede al trattamento ortocheratologico (i requisiti di inclusione a questa tipologia di lenti a contatto sono di competenza optometrica in relazione agli aspetti refrattivi e di competenza oculistica in relazione allo stato di salute dell’occhio) sarebbe maggiormente soddisfatto dei risultati ottenuti correggendo il proprio difetto visivo con lenti a contatto ortocheratologiche notturne, anziché con lenti a contatto morbide usa e getta. Con conseguenti effetti positivi sul miglioramento della qualità della vita oltre che della vista.
Cosa è, come funziona, è sicura?
Eccovi tutto quello che c’e’ da sapere riguardo queste speciali lenti a contatto notturne .
LE DOMANDE FREQUENTI
Quanto dura l’effetto?
Il periodo di visione nitida varia – a seconda della miopia – dalle 16 alle 72 ore.
Più che sufficiente per trascorrere un’intera giornata di visione limpida. I meno miopi potranno indossare le lenti una notte sì e una no.
Sono sicure?
Le ricerche hanno dimostrato che non esistono controindizazioni specifiche, o meglio, sono le stesse delle lenti a contatto tradizionali per il porto diurno.
Inoltre le lenti che utilizziamo hanno l’approvazione della FDA americana (Food and Drug Administration) che vigila su medicinali e apparechi medicali.
Una visita preliminare accerterà l’assenza di controindicazioni ma, se si possono usare lenti a contatto, si possono tranquillamente adottare lenti a contatto ortocheratologiche.
Si possono usare nei bambini?
Sono soprattutto utilizzate nei bambini e negli adoloscenti perchè rallentano (ed in certi casi addirittura bloccano) la progressione miopica.
Chi usa questo tipo di lenti a contatto peggiora del 57% in meno rispetto a chi usa occhiali o lenti a contatto tradizionali.
Durante la notte mi daranno fastidio?
Le lenti per ortocheratologia sono sorprendentemente tollerabili e, grazie alla loro elevatissima permeabilità all’ossigeno, garantiscono una “respirazione??? oculare più che sufficiente anche quando le palpebre sono chiuse.
Quali difetti visivi si correggono?
I migliori risultati si possono ottenere per miopie fino a -8.00, ipermetropie fino a +5.00, astigmatismi fino a -5.00 e presbiopie fino a +3.50.
In quanto tempo si vedono i risultati?
Dopo la prima ora di uso si nota già un miglioramento apprezzabile. Per un risultato definitivo occorrono dai 3 ai 7 giorni, in base all’entità del difetto visivo.
E se mi capitasse di doverle usare di giorno?
Niente di male, si possono usare come delle normali lenti a contatto correttive. Mentre le indossi vedi bene, quando le rimuovi continui a vedere perfettamente.
E se ne interrompo l’uso?
Il trattamento è perfettamente reversibile e in pochi giorni la situazione iniziale viene ripristinata naturalmente e senza conseguense.
Dopo quanto tempo vanno sostituite?
La vita media di queste particolari lenti a contatto oscilla intorno ad un anno. La durata varia a seconda del materiale utilizzato per la loro costruzione, in base a quanto le si usano, a come vengono pulite e – soprattutto – a seconda di quanto gli occhi le sporcano.
Le sostituzioni annuali costano meno della metà del prezzo iniziale perchè si può accedere ad accordi con il produttore che le fornisce con le formule di sostituzione agevolata e perchè non necessitano del lavoro di preparazione ed adattamento indispensabile all’inizio.
Che tipo di manutenzione richiedono?
La stessa utilizzata per le lenti a contatto tradizionali non giornaliere (quindicinali o mensili per esempio).
Perchè dovrei scegliere questo sistema invece della chirurgia refrattiva che mi dà un risultato definitivo?
Le due tecniche non sono in contrapposizione, ma complementari. L’ortocheratologia notturnacostituisce un nuovo strumento di correzione che va ad aggiungersi agli occhiali, alle lenti a contatto tradizionali e all’intervento di chirurgia refrattiva.
E’ difficile convincere un miope che ha deciso di operarsi a ricorrere alla ortocheratologia notturna. Presumibilmente chi decide di sottoporsi all’intervento ha fatto una scelta radicale e ha il desiderio di liberarsi definitivamente degli occhiali e/o delle lenti a contatto: l’uso delle lentine, anche se limitato alla sola notte, non lo convincerà .
Non tutti, però, hanno il desiderio di operarsi: alcuni sono spaventati dall’idea, altri hanno paura degli effetti collaterali altri ancora sono indecisi.
Inoltre i bambini e gli adolescenti poichè non possono essere operati a causa dell’evoluzione del loro difetto visivo, sono i soggetti più indicati ad intraprendere un trattamento ortocheratologico proprio per contenere gli eventuali peggioramenti in atto.
L’ortocheratologia notturna inoltre è una tecnica reversibile: se non si è soddisfatti del risultato si può interrompere l’uso delle lenti e tornare alle condizioni precedenti il trattamento. Con la chirurgia refrattiva questo non è possibile.
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